Monitoraggio microbiologico ambienti di lavoro

 

L’interesse per la misura della contaminazione microbica dell’aria si è particolarmente sviluppato negli ultimi venti anni. Questo interesse nasce dalla consapevolezza che i microrganismi aerodiffusi abbiano, alla stessa stregua degli inquinanti chimici classicamente misurati, potenziali effetti nocivi sulla salute degli individui. Tutte le tipologie di microrganismi possono essere presenti nell’aria e sulle superfici: batteri, funghi e protozoi, così come alcuni virus capaci di resistere in un mezzo esterno. Tramite l’aria si diffondono inoltre particelle di origine microbica (tossine, frammenti di cellule, allergeni, composti organici volatili) e vegetale (polline).

 

Per «sviluppo microbico» si intende l’insieme dei processi che porta all’aumento del numero dei microrganismi nel sistema preso in considerazione. I controlli ambientali di tipo microbiologico sono volti soprattutto a monitorare le superfici e l’aria.

 

Monitoraggio microbiologico negli ambienti di lavoro

•CONTROLLO DELL’ARIA
•CONTROLLO DELLE SUPERFICI DI LAVORO

 

Il Microclima

La qualità microbiologica dell’aria di un ambiente di lavoro è direttamente influenzata da fattori ambientali e microclimatici che determinano e sostengono le condizioni ottimali per lo sviluppo e la proliferazione dei microorganismi. Questi fattori sono tanto più importanti quanto più si tratta di ambienti chiusi a ricircolo di aria filtrata. Durante la campagna per il monitoraggio della contaminazione microbica degli ambienti di lavoro è, quindi, importante affiancare alle misure microbiologiche misure microclimatiche. La valutazione di alcuni parametri microclimatici permette di ottenere utili informazioni sulle condizioni ambientali in relazione allo sviluppo dei microorganismi, in particolare temperatura e velocità dell’aria e umidità. E’ utile valutare la correlazione del dato dell’umidità relativa con la concentrazione microbica (soprattutto fungina). La correlazione si può effettuare mediante test statistici; in particolare risulta efficace la correlazione tramite regressione lineare.

 

L’aria

Fra le cause di contaminazione microbica dei prodotti nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica, l’aria costituisce uno dei fattori più importanti al quale contribuisce l’aerosol di saliva e polvere emanato dal personale. La qualità dell’aria può essere controllata in maniera semplice mediante l’esposizione nell’ambiente di piastre contenenti adatti terreni di coltura agarizzati che consentono di evidenziare, dopo incubazione, i germi legati a particelle sedimentabili. L’esposizione di diverse piastre consente di compiere rilevazioni contemporaneamente in diversi punti dell’ambiente; il valore fornito è strettamente legato alle probabilità di inquinamento dei prodotti in lavorazione: il valore ricavato esprime infatti un dato essenziale e cioè il numero di microrganismi che probabilmente si depositeranno per caduta sulle superficie esposte

 

La determinazione della quantità di microrganismi sulle superfici

Una contaminazione dei prodotti con patogeni importanti come Salmonella, Listeria, S.aureus, E.coli, produce danni ai consumatori. La messa in opera di un sistema di controllo dell’igiene della produzione è un elemento indispensabile per la prevenzione di questi rischi (HACCP). Esistono diversi approcci per la gestione del rischio microbiologico nell’ambiente produttivo tutti complementari l’uno all’altro. Alla base di qualsiasi ragionamento devono sempre esserci i concetti di PREVENZIONE e di MONITORAGGIO. Soprattutto in ambito farmaceutico, ma sempre di più anche nel settore alimentare, è fondamentale minimizzare il rischio di contaminazione microbiologica nelle aree produttive. E’ compito del Controllo Qualità e dei Laboratori di supporto garantire un monitoraggio costante, che consente di intervenire per tempo qualora si presentino contaminazioni che possono influire negativamente sui processi produttivi. I risultati del monitoraggio consentono di verificare l’efficacia delle procedure di decontaminazione eventualmente adottate.

 

COSA FA ALS ITALIA

MONITORAGGIO INQUINANTI AERODISPERSI

DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI/RISCHIO BIOLOGICO (D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81)