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Farmaci: persistenza e accumulazione negli ecosistemi

27/nov/2024

I farmaci sono largamente utilizzati non solo nella medicina umana e veterinaria, ma anche all’interno dei mangimi per il bestiame. Dato che i farmaci sono progettati per essere efficaci anche a bassi dosaggi, questi contaminanti possono esistere e persistere nell’ambiente. Come per i pesticidi, questi composti si accumulano in diverse parti dell’ecosistema. Considerato che le centrali di trattamento delle acque reflue tradizionali non possono rimuovere queste sostanze completamente, esse vengono rilasciate nell’ambiente, e possiamo ritrovarle sia nelle acque superficiali che sotterranee, e di conseguenza anche in quelle destinate al consumo umano.

I farmaci possono entrare nell’ambiente in diversi modi.

  • Una delle principali fonti di contaminazione sono le acque reflue domestiche e quelle delle strutture sociosanitarie, che contengono urine e feci umane, così come anche farmaci scaduti o inutilizzati.

  • Un’altra fonte importante sono le acque reflue dell’industria farmaceutica.

Perciò le stesse centrali di trattamento delle acque reflue (WWTP) diventano origine di contaminazione ambientale, perché non sono in grado di smaltire completamente i farmaci, consentendo il loro ingresso nelle matrici ambientali.

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