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Nuovo decreto - terre e rocce

25/set/2017

Dopo un iter lungo e complesso durato circa un anno, con integrazioni, revisioni e richieste di pareri alle Regioni e alla Conferenza unificata, lo scorso 22 agosto 2017 è entrato in vigore il Decreto del Presidente della Repubblica del 13 giugno 2017 n. 120 che costituirà finalmente riferimento unico e imprescindibile per la gestione delle terre e rocce escavate che verranno impiegate nei rinterri. 
Il principio generale che ispira l’intero corpo normativo è quello di rendere più facile la distinzione dei casi nei quali le terre e rocce da scavo sono assimilabili a sottoprodotti oppure a rifiuti (speciali), facendo anche riferimento alla loro provenienza. 

Resta di competenza della parte IV del D.Lgs. n.152/2006 e smi, la gestione delle terre e rocce come rifiuti. 
I progetti per i quali, alla data del 22 agosto 2017, è in corso una procedura ai sensi della normativa previgente restano disciplinati dalle relative disposizioni. Per tali progetti è fatta comunque salva la facoltà di presentare, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del DPR, il piano di utilizzo o la dichiarazione di utilizzo (per i piccoli cantieri) ai fini dell’applicazione della nuova disciplina.

E’ pertanto più che mai utile per le aziende che intendano effettuare escavazioni che prevedano successivi rinterri, valutare al meglio come pianificare l’operazione effettuando le dovute dichiarazioni di utilizzo o redazione di piani di utilizzo da presentare per tempo o che ne provvedano all’alienazione come rifiuti.